11 febbraio 2010

Dalla medicina ayurvedica un antico rimedio.

L’Ashwagandha (nome botanico Withania somnifera), in Italia è conosciuta solo dagli operatori del settore salutistico/erboristico.

Nei paesi da cui proviene, India, Sud Africa e paesi mediorientali, è conosciuta da tempo e viene usata ad esempio nella medicina ayurvedica per il trattamento di disturbi muscoloscheletrici, per un suo effetto stimolante sul sistema immunitario e per un suo effetto sedativo.

L’Ashwagandha può essere definita una pianta adattogena ed è comunemente chiamata ginseng indiano per rimarcare questo tipo d’impiego. Nel mondo esistono una varietà impressionante di piante usate a questo scopo e possiamo dire che ogni continente ha le proprie.

Per essere usata in maniera appropriata deve essere prescritta da operatori del settore che ne conosca le proprietà, i dosaggi appropriati e le eventuali controindicazioni.

Non bisogna confondere un prodotto erboristico da un medicinale e in Italia una legge del settore erboristico permette la vendita nelle erboristerie di Ashwagandha solo in estratto secco.

Se si stanno assumendo dei medicinali, controllare sempre che non ci siano interazioni farmacologiche con il prodotto in questione.

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