22 ottobre 2007

IL CIBO DELL'ANIMA

L'anima risiede nel corpo, sostanza materiale degli esseri viventi e, queste due componenti insieme, corpo e anima, vanno a costituire i due poli, pratica forma di espressione della manifestazione. Si può intuire che l'una attiva l'altro, tant'è vero che quando l'anima lascia il corpo l'attività fisica cessa. Ritengo straordinariamente impotante che entrambi possano convivere in sintonia onorandosi l'un l'altro affinchè la qualità della vita, innalzandosi, possa consentire elevate esperienze.
Anche i latini affermavano "mens sana in corpore sano". Oggi potremmo dire che mente sana e corpo sano riflettono un'anima integra. La vita spirituale è una continua presa di coscienza di questi fenomeni e la ricerca della loro causa. Essa è consapevolezza e coscienza dei vari piani della costituzione umana e universale, da quello materiale a quello spirituale. Portare la pace sui vari piani dell'essere, arrivando cioè a purificare l'intero complesso psicosomatico, permette di creare più buoni presupposti per lo svolgimento di pratiche spirituali come la meditazione orientale, la preghiera occidentale o la riflessione e contemplazione in genere.
Da questo presupposto consegue che, nella vita spirituale, l'alimentazione deve essere presa nella giusta considerazione affinchè anch'essa possa facilitare e incrementare la predisposizione necessaria, per condurre il soggetto a stati di concentrazione che possono portare alle alte esperienze.
Affermo, tuttavia, che la sola alimentazione anche se perfettamente regolata e finalizzata non ha mai portato nessuno all'illuminazione, diciamo che può essere d'aiuto. Può facilitare la calma soprattutto fisica e mentale necessaria ad affrontare prima di tutto la quotidianità e poi le lunghe pratiche interiori.
Si tratta in fondo ancora di conoscenza, ottenuta attraverso la consapevolezza delle reazioni che determinati alimenti inducono nel corpo umano e in altri piani dell'essere. In generale, ad esempio gli asceti, soprattutto taluni "maestri" orientali fanno raro uso di cibi troppo eccitanti come quelli piccanti. Evitano la carne rossa che stimola l'aggressività o gli alcolici che eccitano il sistema nervoso. Prediligono il cibo semplice come il riso, il latte, il miele, ecc.
Di diversa opinione sono invece i maestri del Tantra: essi tendono ad usare cibi eccitanti per scatenare l'energia e dopo che ne hanno ottenuto il controllo la finalizzano verso la realizzazione spirituale.
Nelle religioni e discipline spirituali occidentali si incontrano maestri che fanno uso di carne. Gesù, come tanti sanno, mangiava pesce e beveva vino.
Come potete intuire, il cibo dell'anima consegue da una variegata visione interpretativa permeata dalla saggezza di varie esperienze. Suggerisco qui di seguito l'alimentazione di una giornata tipo, ricette finalizzate al raggiungimento della pace interiore e al benessere psicofisico. La mia proposta, potrebbe esservi utile anche nella vita pratica, qualora desideraste una maggiore calma riflessiva e più concentrazione.


di Amadio Bianchi

TI SEI MAI ACCORTO CHE IL TUO CORPO TI PARLA?

Il FOCUSING è l’arte di comunicare con se stessi, ascoltare i segnali del corpo che contengono qualcosa che è più delle parole e dei pensieri che già conosciamo e tradurli in informazioni utili. Imparare ad ascoltare questi segnali è veramente illuminante, ha del miracoloso.

Quando sentiamo il classico nodo in gola, o un peso al petto è il corpo che sta cercando di dirci qualcosa. Sappiamo che c’è qualcosa che non va ma non sappiamo cos’è.

A volte ci sono delle cose che non riusciamo a cambiare, un’abitudine (mangiare troppo, fumare, mangiarci le unghie ecc.) o un atteggiamento (timidezza, aggressività ecc.) o uno stato d’animo (paura, scoraggiamento, irritazione, ecc.). Sappiamo che è qualcosa che non ci fa bene, eppure continuiamo a farlo. Perché? Qual è la ragione per cui continuiamo?

Analizziamo il problema, abbiamo tante ipotesi ragionevoli ma tutto quello che sappiamo non è abbastanza per ottenere un cambiamento soddisfacente, c’è qualcosa che ci sfugge.
La nostra mente non sa la risposta, ma il nostro Essere, nella sua totalità, la conosce e attraverso il corpo ci manda dei segnali.
Grazie al Focusing impariamo a portare una attenzione gentile e interessata a ciò che sentiamo nel corpo, a stabilire un contatto speciale con noi stessi, e ad ascoltare questi segnali che ci rivelano informazioni nuove e sorprendenti.
Per questo il Focusing è efficace, aiuta ad uscire da situazioni frustranti di confusione e indecisione, permette di mettere a fuoco cosa blocca una situazione che non riusciamo a cambiare, qual è l’origine dei problemi e quali sono le risorse utili per risolverli

Un piccolo esempio :
da qualche giorno ho una sensazione di malessere, c’è qualcosa che non va ma non so cos’è. Utilizzo il Focusing e portando l’attenzione al corpo scopro che questo malessere è come un senso di irritazione, come un fastidio alla pelle. Mi vengono in mente tante risposte ma la sensazione alla pelle non cambia. A mano a mano che l’ascolto, il senso di irritazione diventa più preciso, è come quando senti sulla pelle la lana che pizzica, è qualcosa che tiene caldo, protegge ma pizzica alla stesso tempo. Resto in silenzio, in compagnia di questo “protegge ma pizzica allo stesso tempo” e in un attimo, è come se si accendesse una luce, ora so cos’è successo.
Razionalmente non avevo voluto dare importanza a quel fatto… ma questo è il problema. Il corpo me lo conferma, immediatamente c’è un cambiamento e il senso di irritazione scompare. Il malessere non c’è più, ora so di cosa si tratta e il corpo sta meglio.
Questo è solo il primo passo, ora potrò continuare e mettere a fuoco come affrontare questa situazione, cosa può aiutarmi, in che modo ecc.

Il Focusing è semplice e complesso allo stesso tempo, per alcuni è come riconoscere una capacità naturale e apprendere ad usarla in modo più consapevole, per altri è come scoprire un mondo completamente nuovo; in ogni caso può essere appreso facilmente in un corso o con dei colloqui individuali, una volta appreso lo si può utilizzare da soli o con un’altra persona che lo conosca e la relazione con questa persona diventa una relazione speciale.

Due persone che condividono uno scambio di Focusing sanno creare uno spazio accogliente che rende possibile una relazione di autentica amicizia, profondamente umana e nutriente, dove tra me e l’altro non ci sono più le barriere create dagli atteggiamenti esterni.
Quante volte nella nostra vita abbiamo provato la sensazione di essere veramente ascoltati ? quando raccontiamo una cosa bella spesso sentiamo che scivola via inosservata oppure quando abbiamo un problema non sappiamo con chi parlarne, abbiamo paura di mostrare le nostre debolezze, del giudizio altrui o di infastidire.
Invece raccontare un’esperienza in uno scambio di Focusing, grazie alla qualità dell’ascolto che diamo a noi stessi e che riceviamo dal nostro compagno, vuol dire entrare in contatto con qualcosa di vivo che diventa ancora più intenso, vibrante e ricco di significato e questo vale anche per le cose belle che possono essere vissute e assaporate ancora più pienamente.
Ciò che otteniamo grazie al Focusing è così benefico che a poco a poco iniziamo ad utilizzarlo sempre di più e quello che all’inizio era una tecnica diventa un modo diverso di stare in contatto con sé e con gli altri, un modo di essere che migliora la qualità della vita nei suoi molteplici aspetti.

Alcuni commenti di chi utilizza il Focusing:

E’ davvero eccezionale. E’ come rinascere a una nuova vita in cui le sensazioni cominciano ad avere un loro diritto. Ed è una esperienza nuova, straordinaria, che si può rivivere in qualsiasi momento. Permette di risolvere tanti problemi e si ha un nuovo senso di piacere e sollievo. (M.U.)

Ho frequentato il corso e successivamente, alcuni incontri individuali.
Alla fine di ogni seduta tornavo a casa con più benefici certi:
- una più ampia comprensione di cosa realmente nella mia vita mi causa disagio,
- una comprensione specifica di cosa nel presente chiede prioritaria attenzione
- una soluzione creativa e pertinente
E ogni volta ritrovavo una sensazione di serenità, di conforto, di allegria e di molta più energia a disposizione, che in effetti, grazie alla maggior chiarezza interiore, ho saputo utilizzare in modo più utile per me stessa, come il corpo richiedeva.
Una cosa magnifica è che, usando questa tecnica, è difficile – praticamente impossibile - mentirsi sulle proprie reali esigenze e priorità, confondersi coi pensieri. Il corpo non mente e quando, con l’ascolto profondo, emerge ciò che disturba o blocca, ciò che veramente c’è, il corpo lo segnala con un cambiamento della percezione fisica, spesso con un immediato sollievo.
Per me fare focusing anche da sola è inoltre un utile strumento per mantenere e favorire il benessere ed assumere decisioni nella vita di ogni giorno. (E.P.)