24 ottobre 2008

Bambini sani? Serve una buona alimentazione

L’importanza dell’informazione per educare ad un corretto e sano stile di vita

URBINO – Tutti noi vorremmo che i nostri figli crescessero sani e felici. Per questo è quanto mai indispensabile che la loro alimentazione, fin dai primi stadi della vita, sia quanto mai corretta. Ed è proprio questo il tema del convegno “Abitudini alimentari e prevenzione nell’età evolutiva” del ciclo di incontri “Obiettivo Salute” organizzato dall’Istituto di Medicina Naturale di Urbino.
Il convegno si terrà sabato 25 ottobre, alle ore 15.30 presso la Sala consiliare del Municipio di Ancona (P.zza XXIV Maggio, 1). Interverrà il dottor Luciano Proietti, medico pediatra che relazionerà su due tematiche quanto mai importanti ed attuali: “Alimentazione naturale dallo svezzamento all’adolescenza” e “Le proteine nobili: un mito da sfatare”. Il dottor Proietti è specializzato in pediatria e da diversi anni si occupa di nutrizione, in particolare di vegetarismo, macrobiotica, igienismo con particolare attenzione verso i bambini. Padre di tre figli, in accordo con la moglie, ha scelto di mantenere con i figli una rigorosa dieta vegetariana in famiglia e di lasciar decidere loro cosa mangiare nel momento della scuola.
L’ingresso al convegno è gratuito.

Per informazioni telefonare al 0722 351420 o inviare una e-mail a orizzonti@istitutomedicinanaturale.it

23 ottobre 2008

Chi ha inventato il broccolo?

Il concetto giuridico in base al quale la materia vivente è sempre stata un bene comune dell’umanità - non brevettabile, non privatizzabile – è stato infranto a partire dal 1980 negli Stati Uniti, da nuove legge brevettuali che invece consentono il possesso di questi beni, oggi estese in tutti i continenti (in UE con la Direttiva 98/44), Oggi gli organismi viventi (piante, animali e parti del corpo umano) hanno acquistato, per chi ne detiene il brevetto, un inedito ed elevatissimo valore commerciale. Il brevetto – conseguito il più delle volte con il pretesto di una modifica genetica introdotta nella pianta o nell’animale - permette infatti la riscossione dei “diritti” (royalties) non solo all’acquisto, ma anche ad ogni fase riproduttiva (nel caso delle piante, ad ogni risemina). E’ questo forte plusvalore degli Ogm rispetto alle sementi convenzionali la causa dell’incredibile pressione cui sono sottoposti gli Stati Europei affinché le colture transgeniche vengano accettate da coltivatori e consumatori. Una pressione noncurante dell’opposizione da sempre espressa agli Ogm dalla maggioranza dei cittadini europei, noncurante del fatto che nessuna delle caratteristiche migliorative promesse sia stata riscontrata nelle colture transgeniche (nessun aumento di produttività), mentre molti sono gli effetti negativi su economia, ambiente e salute. Ma le leggi brevettuali americane, ideate nel diciannovesimo secolo - quando il Nuovo Continente doveva recuperare un ritardo tecnologico sull’Europa - poi cristallizzate nel “Patent Act” (1952), hanno influenzato la legislazione internazionale di tutti questi ultimi anni (vedi accordo TRIPS/ WTO). Le scoperte sono state equiparate alle invenzioni e il concetto di “novità” è stato esteso anche ai prodotti non modificati (purché assenti sul territorio nazionale) e alle piante selezionate con metodi tradizionali (per non citare i brevetti sulle parti del corpo umano, come i brevetti sui geni e sulla clonazione dell’embrione, che hanno tanto ostacolato il progresso scientifico e sconvolto l’opinione pubblica). Chi ha gestito questi giochi di potere è stato, in Europa, l’EPO (Ufficio Europeo dei Brevetti di Monaco di Baviera) nato nel 1972 per applicare la Convenzione Europea dei Brevetti (EPC), firmata all’epoca da 19 Stati europei (i 15 dell’Unione e altri 4) per armonizzare le loro leggi brevettuali. La EPC vietava in modo chiaro i brevetti sul vivente e l’EPO, pur avendo il compito istituzionale di rispettare la Convenzione, l’ha ripetutamente violata, rilasciando centinaia di brevetti su piante e animali modificati e anche alcuni brevetti su piante convenzionali (non geneticamente modificate).In assenza di una Corte internazionale che condannasse l’operato dell’EPO, le Organizzazioni della Società Civile si sono assunte il compito di ricorrere contro l’EPO e hanno ottenuto la revoca di alcuni brevetti (ad esempio sul riso basmati e sull’albero di neem). Ma spesso l’EPO è riuscito ad imporre la sua molto discutibile interpretazione delle leggi.E’ giunta l’ora di definire con chiarezza i limiti della brevettabilità.Il caso del brevetto sul broccolo è stato scelto emblematicamente. Esso avrà ripercussioni importanti non solo in Europa, ma in tutto il mondo.
Il caso odierno del brevettosul broccolo (Brassica)
Il brevetto sul “Metodo per l’accrescimento selettivo dei glucosinolati anticarcinogenici nelle specie di Brassica”, sul broccolo (brassica), conseguito da Plant Bioscience, è destinato a rivoluzionare la storia dei brevetti in Europa perché, impugnato dalle società Limagrain e Syngenta, è stato scelto come caso giuridico in questo lungo dibattito, di vitale importanza. Il brevetto è stato rilasciato dall’EPO nel 2002: riguarda un metodo di riproduzione del broccolo che consente di accrescere in esso la quantità di una particolare sostanza anticancerogena (glucosinolato). Il metodo è assolutamente convenzionale: è basato sulla selezione assistita da marcatori. Il brevetto copre sia il metodo di riproduzione, sia le sementi, sia le parti commestibili della pianta. Pur non essendo il primo rilasciato in Europa su di una pianta convenzionale, il brevetto sul broccolo sarà il caso giuridico sul quale l’Alta Corte d’Appello dell’Ufficio Europeo dei Brevetti deciderà se ammettere o meno la brevettazione di piante, sementi e metodi di riproduzione convenzionali.Sosteniamo con forza l’iniziativa delle Ong (Swissaid, EvB, Greenpeace, No Patents on Life, Misereor) che si riuniscono a Monaco il 23 ottobre alle ore 10:00 a Isartorplatz e che si recheranno alle ore 13:00 all’Ufficio Europeo dei Brevetti per consegnare le
35.000 firme raccolte da tutti noi per la REVOCA del BREVETTO SUL BROCCOLO Per sensibilizzare i nostri politici, troppo ignari di tutto ciòRechiamoci tutti insieme:giovedì 23 ottobre alle ore 12:00davanti al Ministero delle Politiche Comunitarie (o Politiche Europee)in Piazza Nicosia, 20 (1) Le Ong e organizzazioni di agricoltori hanno scritto un appello (“Appello globale”) all’Alta Corte d’Appello dell’EPO. L’”Appello globale” può ancora essere sottoscritto all’indirizzo: http://www.no-patents-on-seeds.org . Il sito vi terrà anche aggiornati sugli sviluppi di questa battaglia vitale per la sopravvivenza di tutti noi.Comitato Scientifico EQUIVITA Tel. +39.06.3220720, +39.335.8444949 E-mail: equivita@equivita.it, www.equivita.org

18 ottobre 2008

Ricerca svedese: cellulari rischio tumori, maggiore nei bambini

LONDRA - Telefonini di nuovo sotto pesante accusa: il loro uso sembra destinato ad aumentare di cinque volte il rischio di tumore al cervello per bambini e teenager, secondo un'allarmante ricerca svedese di cui ha dato notizia con risalto il domenicale britannico 'Independent on Sunday'. I minori appaiono maggiormente in pericolo perché hanno il cranio più sottile e quindi le radiazioni emesse dai cellulari penetrano con maggiore profondità e nocività dentro la sostanza grigia...La ricerca svedese riapre una questione da cui gli esperti discutono da anni senza mai arrivare a conclusioni definitive. E' stata coordinata dal professor Lennart Hardell, dell'università di Orebro. A suo giudizio il rischio di tumore al cervello si quintuplica per bambini e adolescenti anche se vivono in abitazioni dove ci sono telefoni fissi senza fili. "I segnali sono allarmanti. Dovremmo prendere delle precauzioni", ha detto al domenicale il prof. Hardell. A suo avviso i bambini sotto i 12 anni dovrebbero far uso di telefonino "soltanto in casi di emergenza" mentre i teeenager dovrebbero servirsi dei congegni di 'viva voce' e "concentrarsi sui messaggini". Queste precauzioni dovrebbero essere in atto fino all'età di vent'anni quando il cervello arriva al suo definitivo sviluppo. Lo studioso svedese avverte che non si può escludere per il futuro una vera e propria epidemia di tumori al cervello provocata dall'uso del telefonino durante l'infanzia e l'adolescenza: in parecchi casi ci vogliono infatti decenni prima che il cancro si manifesti . La ricerca svedese menziona in particolare il rischio di due tipi di tumore: glioma e neuroma acustico, il secondo benigno ma spesso causa di sordità. E' stata presentata nelle settimane scorse ad un congresso della 'Royal Society' di Londra incentrato proprio sul tema "telefonini e salute''
Lunedì 22 Settembre 2008 06:55

“Open Days” per conoscere più da vicino le discipline del benessere

Una giornata per verificare di persona il livello di professionalità della scuola

URBINO – La Scuola Italiana di Naturopatia ti apre le porte. Sabato 19 ottobre, infatti, è in programma l’Open Day, ovvero la scuola aperta, durante il quale sarà possibile per tutti gli interessati verificare personalmente il livello di professionalità dell’Istituto.
La Scuola Italiana di Naturopatia, diretta da Antimo Zazzaroni e da sua moglie Maria Assunta Bordon, prevede 1.632 ore di didattica frontale, integrata da lavori di ricerca e tirocini.
Il percorso formativo della scuola, che ha una durata di 4 anni (da gennaio a gennaio con pausa dai primi di luglio a metà settembre distribuita in 2 fine settimana al mese, più due settimane intensive di lezione all’anno, una a fine giugno ed una ai primi di gennaio), permette agli allievi di raggiungere diversi obiettivi tra i quali un’adeguata cultura del benessere di base, l’acquisizione di conoscenze necessarie ad attuare un approccio costituzionale ed una seria e profonda cultura in materia di naturopatia al fine di interagire con altri operatori nel settore della salute.
La Scuola Italiana di Naturopatia si avvale di un corpo docenti composto soltanto da professionisti, di fama nazionale ed internazionale, che operano da diversi anni nel settore delle “medicine non convenzionali“.
Le lezioni (che si terranno a Rimini – via Nazario Sauro 51) inizieranno il week end di sabato 17 e domenica 18 gennaio 2009 (ore 8.30-17).
Le iscrizioni scadono il 30 novembre 2008.

Per informazioni:

Istituto di Medicina Naturale
Via G. Dini, 13 – Urbino
Tel. 0722.351420

08 ottobre 2008

FDA USA, diffidate 5 case farmaceutiche

FDA USA, diffidate 5 case farmaceutiche, sotto accusa per gli psicofarmaci per bambini: “hanno promosso pubblicità false, ingannevoli ed incomplete, che minimizzano rischi rilevanti ed esagerano l’efficacia dei medicinali”. Poma (Giù le Mani dai Bambini): “questi psicofarmaci sono pericolosi e mettono a rischio la salute dei bambini, anche l’AIFA in Italia lo sa, ma tace”. Alla Camera, prosegue l’esame del Progetto di Legge nazionale sugli psicofarmaci dell’On. Bocciardo.

Rockville (USA) – E’ di oggi la notizia che la Food and Drug Administration (FDA), l’ente Statunitense per il controllo sanitario, ha inviato cinque lettere di richiamo e diffida ad altrettante industrie farmaceutiche, responsabili di aver diffuso pubblicità incomplete, false ed ingannevoli sui farmaci indicati per l’ADHD, la presunta sindrome da iperattività e il deficit di attenzione, per la quale milioni di bambini ed adolescenti americani assumono ogni giorno pericolose metanfetamine. Secondo l’FDA, le pubblicità promosse da big-pharma “…omettono informazioni importanti, minimizzano rischi rilevanti, esagerano l’efficacia dei medicinali o fanno affermazioni non provate”. Le case farmaceutiche destinatarie delle lettere sono la Ely Lilly per lo Strattera, Johnsos & Johnson per il Concerta, Novartis per il Focalin, Shire per l’Adderal e Manninckrodt per il Methylin. Le pubblicità sono apparse su molti siti web, compreso YouTube, e in materiali promozionali di queste aziende, distribuiti sia a medici e farmacisti che alle famiglie. Già nel giugno 2005, uno spot pubblicitario di Eli Lilly per promuovere lo Strattera era stato giudicato ingannevole dall’FDA, perché minimizzava i gravi rischi epatici del farmaco e lasciava intendere che può essere utilizzato anche per indicazioni più ampie di quelle contenute nell’autorizzazione al commercio, concessa nel novembre 2002. L’Adderall, prodotto da Shine, era invece salito all’onore delle cronache nel 2005, quando in febbraio Health Canada, l’autorità Canadese di controllo sanitario, ne aveva sospeso l’autorizzazione al commercio, in seguito alla segnalazione di venti morti improvvise registrate nel mondo tra i bambini che assumevano questo medicinale correttamente e alle dosi consigliate. In Canada, l’Adderal venne poi riammesso in commercio 7 mesi dopo su pressioni del produttore, ma con avvertenze d’uso rafforzate.
“Questi psicofarmaci – ha dichiarato Luca Poma, giornalista e portavoce nazionale di “Giù le Mani dai Bambini”®, primo e più rappresentativo Comitato per la farmacovigilanza pediatrica in Italia – sono pericolosi, e non lo afferma solo l’FDA, ma ne hanno prove ed evidenze anche le autorità sanitarie di controllo italiane, come l’Istituto Superiore di Sanità e l’Agenzia Italiana del Farmaco. Ma in nessun paese del mondo le autorità hanno potuto resistere alle pressioni dei produttori da un lato, che sono disposti pressoché a tutto pur di promuovere il proprio business, e di gruppi di famiglie dall’altro, che si fanno stregare dallo psicofarmaco, che è la soluzione facile per risolvere ogni problema di comportamento dei loro figli. Lo scarso profilo etico dei managers di Ely Lilly, Johnson, Novartis e delle altre case farmaceutiche coinvolte, parrebbe confermato una volta di più da questa querelle negli USA: mentono, ingannano, nascondono i rischi, fanno affermazioni scientificamente non provate, sono disponibili a tutto pur di vendere questi psicofarmaci. Il problema – conclude Poma – è che poi qui in Italia c’è chi crede a queste baggianate, genitori ed a volte anche medici, pronti a giurare convinti sulla bibbia di big-pharma e ad attaccare con arroganza chiunque abbia l’onesta intellettuale di schierarsi contro queste malepratiche sanitarie”.Ieri, intanto, sono proseguite alla Camera dei Deputati le audizioni sui Progetti di Legge nazionale dell’On. Mariella Bocciardo e dell’On. Marcello De Angelis, che hanno come obiettivo quello di porre sotto controllo l’uso disinvolto di questi contestati prodotti farmaceutici, nella speranza di evitare in Italia gli abusi registrati in molti altri paesi del mondo.

06 ottobre 2008

Record di presenze al BioSalus 2008

URBINO 5 ottobre 2008– Il tempo incerto di questi giorni non ha fermato i migliaia di visitatori che hanno preso parte alla seconda edizione del BioSalus, Festival Nazionale del Biologico e del Benessere Olistico organizzato dall’Istituto di Medicina Naturale di Urbino in collaborazione con Marco Columbro, A.RI.S.CO (Accademia per il risveglio e lo sviluppo della consapevolezza) ed il Comune di Urbino. L’evento ha visto la partecipazione di oltre 15.000 persone, amanti del mangiare sano e di uno stile di vita corretto, che hanno affollato, in particolare nella giornata di domenica, il Collegio Raffaello di Urbino, scoprendo tutte le novità 2008 nel campo del biologico e del benessere olistico.
Come, infatti, è stato ribadito più volte in questa tre giorni da Antimo Zazzaroni, direttore insieme a sua moglie Maria Assunta Bordon dell’Istituto di Medicina Naturale di Urbino e organizzatore dell’evento, occorre educare ognuno di noi ad un modo di vivere più salutistico ed in sintonia con l’ambiente che ci circonda, a cominciare proprio dall’alimentazione biologica. Le coltivazioni biologiche, infatti, ricoprono una buona fetta del nostro territorio. Molti e seguitissimi sono stati i convegni ed i seminari, tra i quali ricordiamo quelli sulla bio edilizia, sulla cosmesi naturale e quello sulle dipendenze giovanili e sull’iperattività nell’età evolutiva ai quali è intervenuto, come ospite e relatore, il medico e psichiatra Alessandro Meluzzi.
Settore importante di questa edizione è stato quello dedicato al Tibet Paese Ospite, con la presenza di monaci tibetani che hanno realizzato magnifici mandala ed hanno dato vita a meditazioni condivise. Per gli amanti dei massaggi, all’interno del BioSalus hanno potuto assistere a dimostrazioni di shiatsu e ayurveda.
La seconda edizione del BioSalus 2008 è terminata con la cerimonia di dissoluzione del mandala da parte dei monaci tibetani.


Per informazioni sul Festival nazionale del biologico:
www.biosalusfestival.it - 0722.351420

05 ottobre 2008

IL MELOGRANO :STORIA E VIRTU’

Il melograno e' un albero leggendario di antica tradizione, che è il simbolo da millenni della fertilità per tutte le culture che si sono lasciate sedurre dai suoi frutti carminii; non a caso i pittori del XV e XVI secolo, dipingevano spesso una melagrana nella mano di Gesu' Bambino, riferendosi alla nuova vita donataci da Cristo.
Gia' 4000 anni fa in Egitto conoscevano e tenevano in grande considerazione le sue proprietà terapeutiche e vermifughe.
Nell’antica Grecia questa pianta era sacra a Giunone, sposa di Giove, e a Venere, e le spose romane usavano intrecciare tra i capelli rami di melograno, come simbolo di fertilità e ricchezza.
Il grande numero dei suoi grani ha ispirato numerose leggende: le spose turche lanciano a terra la melagrana perchè si dice che avranno tanti figli quanti sono i chicchi usciti dal frutto spaccato: in India si crede che il succo di questo frutto combatta la sterilità, mentre in Dalmazia, la tradizione vuole che lo sposo trasferisca nel suo giardino una pianta di melograno presa dal giardino del suocero.
Nell’antica Grecia, Ippocrate definiva questo frutto un vero e proprio rimedio medicamentoso che era prescritto come antielmintico, antinfiammatorio e per combattere i casi di diarrea cronica.
In seguito, il melograno continuò ad essere impiegato in caso di emorragie, ferite infette e contro le infezioni parassitarie. Le numerose proprietà benefiche attribuite dalla tradizione popolare al melograno sono state poi confermate dalla medicina ufficiale, che ha individuato altre interessanti potenzialità terapeutiche di questa pianta. Le ricerche condotte dal biochimico Michael Aviram presso il Lipid Research Laboratory del Medical center Rambam di Haifa, in Israele, hanno confermato che il melograno ha proprietà terapeutiche e anche antitumorali, perché è ricco di flavonoidi, antiossidanti che proteggono il cuore e le arterie. Il succo di melograno, inoltre, sarebbe tossico nei confronti delle cellule cancerose, specie in presenza di tumore al seno.
Una nuova ricerca pare aggiungere un’altra proprietà al succo di melograno. Il frutto potrebbe aiutare le donne a combattere alcuni disturbi della menopausa, come la depressione e la fragilita' ossea.
Negli uomini affetti da tumore della prostata recidivante l’assunzione di circa 200 ml di succo di melograno al giorno allunga significativamente il tempo necessario per fare aumentare i livelli di PSA (antigene specifico prostatico), secondo una ricerca presentata questo mese all’incontro annuale della American Urological Association, tenutosi a San Antonio (USA).
Il succo di melograno contiene una serie di antiossidanti che sono considerati anticancerogeni. Inoltre, contiene sostanze simil-estrogeniche chiamate fitoestrogeni, che potrebbero essere utili nel contrastare il cancro della prostata.
Basandosi su risultati incoraggianti realizzati su culture cellulari e modelli animali di cancro della prostata, gli autori della ricerca hanno deciso di condurre uno studio clinico che ha coinvolto 48 uomini con livelli di PSA in aumento, dopo che erano stati operati e irradiati in seguito alla scoperta del tumore.
Prima dell’assunzione del succo di melograno, nei pazienti la media del tempo di raddoppiamento dei livelli di PSA (un segno di attività tumorale) era di 15 mesi, mentre durante il trattamento con il succo è salito a 37 mesi. Praticamente, un aumento di due anni del tempo di raddoppiamento.
Il succo di melograno è stato ben tollerato e non ha causato effetti indesiderati.
Concludiamo dicendo che
il melograno come molti prodotti ricchi di antiossidanti è d'aiuto nel svolgere una funzione di protezione contro fattori oncologici. il melograno non può sostituire terapie oncologiche, ma può essere usato come ulteriore arrichimento a una terapia oncologica in corso
di Anna Riccio

03 ottobre 2008

Sospensione cautelativa dei neonicotinoidi da parte del sottosegretario alla Salute Francesca Martini(Ovvero: la cosa più sensata da fare)

Il Comitato Scientifico EQUIVITA esprime i suoi più vivi rallegramenti e ringraziamenti al sottosegretario On.le Francesca Martini che, facendo corretto uso del Parere espresso dalla “Commissione Consultiva per i Prodotti Fitosanitari” e ricordando il Principio di Precauzione espresso nel Trattato dell’Unione Europea, ha emanato ieri il Decreto Ministeriale di sospensione cautelativa dei prodotti fitosanitari contenenti sostanze attive neonicotinoidi: thiamethoixan, clothianidin, imidacloprid e la sostanza attiva fipronil, utilizzate nel trattamento di concia delle sementi. Ringraziamo il sottosegretario Martini per avere avviato, a livello nazionale, un programma di monitoraggio per individuare le cause dello spopolamento degli alveari, correlato oggi ad un vasto insieme di fattori. Nel far una cosa tanto sensata il sottosegretario Martini ha oggi indicato la strada per un rinnovamento della politica senza il quale il nostro pianeta non potrà essere salvato. Un rinnovamento che - in agricoltura - vada oltre la visione produttivista rivelatasi in tutti i sensi un fallimento. Un rinnovamento grazie al quale il fine primo da perseguire dovrà essere la tutela dell’ambiente e della salute, il rispetto delle molteplici e assai complesse relazioni che legano tra di essi i sistemi viventi. Preghiamo l’On. Martini di non fermarsi in questo suo slancio, la moria delle api essendo soltanto la punta dell’iceberg dei danni che la crescita costante nella diffusione di sostanze chimiche può creare. Anche nelle città e nei piccoli centri, la nostra salute, come quella di tutte le specie viventi, è sempre più esposta agli stessi pericolosi pesticidi usati nelle campagne, a causa delle “campagne insetticide” per la lotta alle zanzare. E in questo caso senza alcun controllo e alcuna limitazione! Gli effetti dei pesticidi sulla nostra salute sono ancor più gravi perché non subito evidenti e colpiscono in particolar modo i più deboli, in particolare i bambini. Essi sono forte concausa nell’aumento costante di tumori, malattie neurodegenerative come Parkinson e Alzheimer, malformazioni, disfunzioni endocrine e riproduttive, ecc. ecc. EQUIVITA si augura che il sottosegretario Martini, affrontando quest’altro problema, dia un ulteriore grande contributo alla salute nostra e delle generazioni future. Comitato Scientifico EQUIVITA Tel. + 39.06.3220720, + 39.335.8444949