18 febbraio 2010

Non solo il sonno, ma anche piccole pause durante la giornata ci aiutano a ricordare meglio.

Che il sonno per l’essere umano è un fattore importante, si evince dalle ore che in media durante la giornata, passiamo dormendo.

Che durante le ore di sonno, non solo il fisico ne trae giovamento, ma anche il cervello umano che le usa per imprimere nella memoria i fatti importanti della giornata e allo stesso tempo eliminare le informazioni non utili.

Ora grazie ad un recente studio coordinato da Lila Davachi e condotto da Arselle Tambini della New York University dipartimento di Psicologia, scopriamo che anche le piccole pause durante la giornata aiutano a memorizzare meglio gli eventi appena accaduti.

La strada per arrivare a queste conclusioni è stata quella di monitorare con la risonanza magnetica il cervello di un gruppo di persone alle quali, prima è stato mostrato un gruppo d’immagini e dopo una breve pausa, in cui gli è stato detto di non addormentarsi, gli è richiesto di ricordare le immagini viste poco prima.

E’ stato proprio il tracciato della risonanza ad evidenziare che le stesse aree coinvolte durante la visione delle foto si riaccendevano durante la pausa e maggiore era l’attività di queste pause durante il riposo, maggiore il ricordo.

Forse da oggi in poi al coffee break ci gusteremo le nostre bevande consapevoli che il nostro cervello lavora per noi.

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