08 settembre 2009

ADOLESCENTI PLUSDOTATI: PICCOLI GENI ITALIANI DISCRIMINATI

COMUNICATO STAMPA DEL 02/09/09
Venerdì CONVEGNO INTERNAZIONALE DELL’UNIVERSITA’ DI PAVIA SU BAMBINI ED

L’Università di Pavia ha attivato il primo laboratorio italiano per bambini ed adolescenti plusdotati: irrequeti, sempre distratti, con un quoziente intellettivo superiore alla media, si annoiano subito, discriminati ed isolati dai coetanei. Vengono confusi con i bambini iperattivi, e a volte sono “curati” con meta-anfetamine e psicofarmaci.
Durante il convegno Luca Poma (giornalista, Giù le Mani dai Bambini) intervisterà Vicenzo Iozzo, l’ex bambino plusodtato che ha crakkato l’iPhone della Apple dimostrando al mondo la vulnerabilità del “melafonino”. Prof. Costa (La Sapienza): “Questi bambini sono ansiosi ed irritabili perché intelligentissimi, e la società non li capisce e li esclude”. Prof. Fabio (Uni Messina): “Troppi giocattoli, troppi vestiti, troppi docenti, troppe attività: i piccoli di oggi sono normalmente sovrastimolati, ma essere plusdotati non è un handicap, è una risorsa”

Pavia – Nella storica aula dell’Università di Pavia dove Ugo Foscolo teneva le proprie lezioni, si terrà domani, venerdì 04 settembre, un convegno internazionale dal titolo “Lo sviluppo del potenziale dei bambini di talento”, anche per meglio presentare il laboratorio universitario che la Facoltà di Psicologia dell’antica e prestigiosa Università lombarda ha attivato su i bambini “gifted” o “plusdotati”.
L’iniziativa, aperta al pubblico, vedrà a confronto alcuni tra i massimi esperti italiani della materia, impegnati in dibattiti e gruppi di lavoro che dureranno l’intera giornata. Nel corso della mattinata, alle h 11:40 circa, Luca Poma, giornalista e portavoce nazionale di “Giù le Mani dai Bambini”, intervisterà Vincenzo Iozzo, il ventenne plusdotato, ex bambino “gifted”, che ha “crakkato” l’iPhone, il diffusissimo “melafonino”, denunciando al mondo la debolezza del telefonino più alla moda, dal quale un cyber-malintenzionato può in poche mosse estrarre dati sensibili e riservati.
“Vincenzo è stato chiamato negli Stati Uniti – ha dichiarato Luca Poma – a ‘deporre’ dinnanzi ad una platea composta dai massimi esperti di sicurezza informatica del mondo, per spigare com’era riuscito, lui, giovane italiano, a violare la sicurezza del fiore all’occhiello della casa di Cupertino. Vincenzo era il classico esempio di bambino plusdotato: non sempre riusciva a condividere con i compagni i suoi interessi, si sentiva “diverso”, ma ha saputo canalizzare con successo queste sue caratteristiche. Purtroppo non è sempre così, spesso questi piccoli prodigi vengono condannati dagli adulti - che non li comprendono - ad una vita difficile ed a volte dipendente da psicofarmaci”.
“E’ vero – conferma il Prof. Emilia Costa, Professore Emerito di Psichiatria dell’Università La Sapienza di Roma – le maggiori capacità del bambino non vengono riconosciute, apprezzate ed accettate dalla famiglia e dalla scuola, e si attiva un conflitto tra il bambino ed il suo ambiente, con comportamenti disobbedienti od oppositivi di disattenzione e sintomi di ansia ed irritabilità. Quando questi bambini vengono erroneamente classificati come iperattivi, spesso la strada è segnata: stigma, visite psichiatriche, psicofarmaci”. Il Prof. Rosa Angela Fabio, cattedra di Psicologia Generale all’Università di Messina ed esperta di plusdotazione, aggiunge: “La società d’oggi ha ritmi forsennati, la giornata è piena, troppo piena, c’è troppo di tutto, e questo non aiuta ad una formazione equilibrata del carattere dei più piccoli.
I bambini plusdotati poi arrivano più velocemente dei loro coetanei alla fine di un processo mentale, poi ‘spengono’ l’attenzione, si distraggono, si annoiano, diventano enigmatici ed impossibili da capire agli occhi di noi adulti, e la possibilità che un comportamento del genere venga medicalizzato è concreta”.
“Per questo – conclude la Dr. Anna Maria Roncoroni, del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Pavia – abbiamo deciso di attivare un laboratorio sulla plusdotazione che è all’avanguardia in Italia ed in linea con quanto esiste già in Europa. E’ sempre più necessario ‘saper distinguere’, e garantire un approccio scientifico tale da dare risposte ai molti interrogativi che le famiglie dei bambini ‘gifted’ si pongono quotidianamente, e che troppo stesso restano senza risposta”

Il convegno durerà dalle h 08:30 alle h 18:00, presso la sede dell’Università di Pavia in Strada Nuova n° 65.

Per media relation: 337/415305 – portavoce@giulemanidaibambini.org

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