FDA USA, diffidate 5 case farmaceutiche, sotto accusa per gli psicofarmaci per bambini: “hanno promosso pubblicità false, ingannevoli ed incomplete, che minimizzano rischi rilevanti ed esagerano l’efficacia dei medicinali”. Poma (Giù le Mani dai Bambini): “questi psicofarmaci sono pericolosi e mettono a rischio la salute dei bambini, anche l’AIFA in Italia lo sa, ma tace”. Alla Camera, prosegue l’esame del Progetto di Legge nazionale sugli psicofarmaci dell’On. Bocciardo.
Rockville (USA) – E’ di oggi la notizia che la Food and Drug Administration (FDA), l’ente Statunitense per il controllo sanitario, ha inviato cinque lettere di richiamo e diffida ad altrettante industrie farmaceutiche, responsabili di aver diffuso pubblicità incomplete, false ed ingannevoli sui farmaci indicati per l’ADHD, la presunta sindrome da iperattività e il deficit di attenzione, per la quale milioni di bambini ed adolescenti americani assumono ogni giorno pericolose metanfetamine. Secondo l’FDA, le pubblicità promosse da big-pharma “…omettono informazioni importanti, minimizzano rischi rilevanti, esagerano l’efficacia dei medicinali o fanno affermazioni non provate”. Le case farmaceutiche destinatarie delle lettere sono la Ely Lilly per lo Strattera, Johnsos & Johnson per il Concerta, Novartis per il Focalin, Shire per l’Adderal e Manninckrodt per il Methylin. Le pubblicità sono apparse su molti siti web, compreso YouTube, e in materiali promozionali di queste aziende, distribuiti sia a medici e farmacisti che alle famiglie. Già nel giugno 2005, uno spot pubblicitario di Eli Lilly per promuovere lo Strattera era stato giudicato ingannevole dall’FDA, perché minimizzava i gravi rischi epatici del farmaco e lasciava intendere che può essere utilizzato anche per indicazioni più ampie di quelle contenute nell’autorizzazione al commercio, concessa nel novembre 2002. L’Adderall, prodotto da Shine, era invece salito all’onore delle cronache nel 2005, quando in febbraio Health Canada, l’autorità Canadese di controllo sanitario, ne aveva sospeso l’autorizzazione al commercio, in seguito alla segnalazione di venti morti improvvise registrate nel mondo tra i bambini che assumevano questo medicinale correttamente e alle dosi consigliate. In Canada, l’Adderal venne poi riammesso in commercio 7 mesi dopo su pressioni del produttore, ma con avvertenze d’uso rafforzate.
“Questi psicofarmaci – ha dichiarato Luca Poma, giornalista e portavoce nazionale di “Giù le Mani dai Bambini”®, primo e più rappresentativo Comitato per la farmacovigilanza pediatrica in Italia – sono pericolosi, e non lo afferma solo l’FDA, ma ne hanno prove ed evidenze anche le autorità sanitarie di controllo italiane, come l’Istituto Superiore di Sanità e l’Agenzia Italiana del Farmaco. Ma in nessun paese del mondo le autorità hanno potuto resistere alle pressioni dei produttori da un lato, che sono disposti pressoché a tutto pur di promuovere il proprio business, e di gruppi di famiglie dall’altro, che si fanno stregare dallo psicofarmaco, che è la soluzione facile per risolvere ogni problema di comportamento dei loro figli. Lo scarso profilo etico dei managers di Ely Lilly, Johnson, Novartis e delle altre case farmaceutiche coinvolte, parrebbe confermato una volta di più da questa querelle negli USA: mentono, ingannano, nascondono i rischi, fanno affermazioni scientificamente non provate, sono disponibili a tutto pur di vendere questi psicofarmaci. Il problema – conclude Poma – è che poi qui in Italia c’è chi crede a queste baggianate, genitori ed a volte anche medici, pronti a giurare convinti sulla bibbia di big-pharma e ad attaccare con arroganza chiunque abbia l’onesta intellettuale di schierarsi contro queste malepratiche sanitarie”.Ieri, intanto, sono proseguite alla Camera dei Deputati le audizioni sui Progetti di Legge nazionale dell’On. Mariella Bocciardo e dell’On. Marcello De Angelis, che hanno come obiettivo quello di porre sotto controllo l’uso disinvolto di questi contestati prodotti farmaceutici, nella speranza di evitare in Italia gli abusi registrati in molti altri paesi del mondo.
Rockville (USA) – E’ di oggi la notizia che la Food and Drug Administration (FDA), l’ente Statunitense per il controllo sanitario, ha inviato cinque lettere di richiamo e diffida ad altrettante industrie farmaceutiche, responsabili di aver diffuso pubblicità incomplete, false ed ingannevoli sui farmaci indicati per l’ADHD, la presunta sindrome da iperattività e il deficit di attenzione, per la quale milioni di bambini ed adolescenti americani assumono ogni giorno pericolose metanfetamine. Secondo l’FDA, le pubblicità promosse da big-pharma “…omettono informazioni importanti, minimizzano rischi rilevanti, esagerano l’efficacia dei medicinali o fanno affermazioni non provate”. Le case farmaceutiche destinatarie delle lettere sono la Ely Lilly per lo Strattera, Johnsos & Johnson per il Concerta, Novartis per il Focalin, Shire per l’Adderal e Manninckrodt per il Methylin. Le pubblicità sono apparse su molti siti web, compreso YouTube, e in materiali promozionali di queste aziende, distribuiti sia a medici e farmacisti che alle famiglie. Già nel giugno 2005, uno spot pubblicitario di Eli Lilly per promuovere lo Strattera era stato giudicato ingannevole dall’FDA, perché minimizzava i gravi rischi epatici del farmaco e lasciava intendere che può essere utilizzato anche per indicazioni più ampie di quelle contenute nell’autorizzazione al commercio, concessa nel novembre 2002. L’Adderall, prodotto da Shine, era invece salito all’onore delle cronache nel 2005, quando in febbraio Health Canada, l’autorità Canadese di controllo sanitario, ne aveva sospeso l’autorizzazione al commercio, in seguito alla segnalazione di venti morti improvvise registrate nel mondo tra i bambini che assumevano questo medicinale correttamente e alle dosi consigliate. In Canada, l’Adderal venne poi riammesso in commercio 7 mesi dopo su pressioni del produttore, ma con avvertenze d’uso rafforzate.
“Questi psicofarmaci – ha dichiarato Luca Poma, giornalista e portavoce nazionale di “Giù le Mani dai Bambini”®, primo e più rappresentativo Comitato per la farmacovigilanza pediatrica in Italia – sono pericolosi, e non lo afferma solo l’FDA, ma ne hanno prove ed evidenze anche le autorità sanitarie di controllo italiane, come l’Istituto Superiore di Sanità e l’Agenzia Italiana del Farmaco. Ma in nessun paese del mondo le autorità hanno potuto resistere alle pressioni dei produttori da un lato, che sono disposti pressoché a tutto pur di promuovere il proprio business, e di gruppi di famiglie dall’altro, che si fanno stregare dallo psicofarmaco, che è la soluzione facile per risolvere ogni problema di comportamento dei loro figli. Lo scarso profilo etico dei managers di Ely Lilly, Johnson, Novartis e delle altre case farmaceutiche coinvolte, parrebbe confermato una volta di più da questa querelle negli USA: mentono, ingannano, nascondono i rischi, fanno affermazioni scientificamente non provate, sono disponibili a tutto pur di vendere questi psicofarmaci. Il problema – conclude Poma – è che poi qui in Italia c’è chi crede a queste baggianate, genitori ed a volte anche medici, pronti a giurare convinti sulla bibbia di big-pharma e ad attaccare con arroganza chiunque abbia l’onesta intellettuale di schierarsi contro queste malepratiche sanitarie”.Ieri, intanto, sono proseguite alla Camera dei Deputati le audizioni sui Progetti di Legge nazionale dell’On. Mariella Bocciardo e dell’On. Marcello De Angelis, che hanno come obiettivo quello di porre sotto controllo l’uso disinvolto di questi contestati prodotti farmaceutici, nella speranza di evitare in Italia gli abusi registrati in molti altri paesi del mondo.
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