31 marzo 2009

EQUIVITA Comunicato 31/03/09 UN COMODO PARAVENTO.

Il dibattito etico sulla vivisezione, sempre riproposto, serve a nascondere la ragione profonda della crisi che ha colpito questo vecchio e medievale metodo di ricerca: la sua totale INAFFIDABILITÀ SCIENTIFICA.Serve a sparare gli ultimi fuochi in difesa del “modello animale”, vecchio paradigma legato ad una fitta rete d’interessi MENTRE il NRC (National Research Council) degli Stati Uniti, più importante organo scientifico del mondo, dichiara nel documento “Prove di tossicità nel XXI secolo: visione e strategia” (giugno ‘07), che “La tossicologia si sta avvicinando a un evento epocale, di quelli che hanno dato un nuovo corso alla storia della scienza, come la scoperta della penicillina, quella del DNA, o come la nascita del primo computer…” e annuncia “Le prove di tossicologia passeranno da un sistema basato sullo studio dell’animale a un sistema basato principalmente sui metodi in vitro, in grado di valutare i cambiamenti dei processi biologici con l’osservazione di cellule, preferibilmente di origine umana”;MENTRE un’editoriale di “Nature”, maggiore rivista scientifica del mondo, dichiara “Gli scienziati dell’ECVAM (Centro Europeo per la Validazione dei Metodi Alternativi) sostengono che i test su animali sono altamente inaffidabili, che i metodi moderni miglioreranno le valutazioni di tossicità, e che, ai fini della salute umana, è d’obbligo mettere in evidenza la maggiore produttività di questi nuovi metodi” e aggiunge che “preoccupano i dati oggi disponibili sulla performance dei modelli animali, parametro per ogni altro test”;MENTRE le principali agenzie statunitensi (EPA, Environmental Protection Agency, NIEHS National Institutes of Environment and Health and Sciences, e NHGRI, National Human Genome Research Institute) danno seguito alle indicazioni del NRC, firmando il 15/02/08 l’accordo per un grande progetto nazionale di tossicologia cellulare, e Francis Collins, direttore del NHGRI, dichiara: “gli studi condotti sugli animali sono lunghi, dispendiosi e non sempre funzionanti”;MENTRE Jeremy Rifkin scrive, riferendosi al documento del NRC (Espresso 15/11/07): “da anni associazioni e leghe antivivisezioniste sostengono queste tesi e vengono schernite da enti scientifici, associazioni mediche e lobby industriali, ma ora l’establishment scientifico è arrivato alle stesse loro conclusioni: le prove di tossicità eseguite su animali sono da considerare scienza di cattiva qualità e dalla loro sostituzione dipende la salvezza di molte vite umane”; MENTRE sta crollando la credibilità scientifica della sperimentazione animale con editoriali e articoli su Nature (10/11/05), British Medical Journal, New England Journal of Medicine (23/11/06), Scientific American, Sapere (08/06), Biologi Italiani (06/03), e tante altre delle maggiori riviste scientifiche; MENTRE Thomas Hartung, consulente scientifico dell’UE, dichiara che fino ad oggi, con le ricerche sugli animali, si è fatta “cattiva scienza” e che il progetto REACH è “un’occasione unica per rendere la tossicologia una scienza rispettabile” (promuovendo i metodi sostitutivi ndr);MENTRE i nuovi metodi di sperimentazione danno risultati di gran lunga più affidabili, più economici, più robotizzabili e sovrapponibili della sperimentazione animale, e sono pure in grado di fornire le risposte, oggi importantissime, sull’azione combinata di varie sostanze tossiche; MENTRE i nuovi metodi di indagine in vitro hanno tempi infinitamente più brevi e sono pertanto i soli che consentono di portare a termine un progetto come REACH; MENTRE il mondo intero si muove in direzione del nuovo pensiero scientifico (emerso grazie alle numerose recenti conquiste della scienza: proteomica, tossicogenomica, epigenetica ecc…), oltre che verso il riconoscimento di un importante errore di base;MENTRE è più che mai urgente una rapida ed efficace indagine tossicologica per contrastare il crescente inquinamento chimico, causa di danni infiniti alla nostra salute (vedi l’Espresso 18.12.08 : “SOS bambini: diossina e tumori”)ll Corriere della Sera (30/03/09) con l’articolo “”Animali, 12 milioni di cavie” e la stampa italiana tutta, in luogo di informare il lettore su tanti importanti cambiamenti - riguardanti anche le straordinarie possibilità che ci offre il futuro - riporta vecchie opinioni, ormai smentite da mille recenti eventi. DIMENTICANDO di ricordare ai lettori i disastri che la ricerca su animali ha prodotto in medicina (Talidomide, Lipobay, Vioxx, TGN1412 e tanti altri); DIMENTICANDO che, a differenza degli altri metodi di ricerca, la sperimentazione animale è stata sempre usata senza aver subito una verifica (o “validazione“, quale richiesta agli altri metodi detti alternativi); DIMENTICANDO che, secondo dati ufficiali della Food and Drug Administration (FDA), 92 farmaci su 100 danno esito negativo nei test clinici, dopo essere risultati efficaci sugli animali;DIMENTICANDO che il 60% delle risposte fornite dai topi è contraddetto dalle risposte fornite dai ratti!! DIMENTICANDO che cicuta, stricnina, amanita phalloides, (per citare solo pochi esempi) e tante altre sostanze, velenosissime per l’uomo, sono innocue per svariati animali da laboratorio, mentre altre sostanze velenose per gli animali sono innocue per l’uomo … (e talvolta sono state ingiustamente messe da parte). DIMENTICANDO che ogni specie dà risposte diverse ad un uguale esperimento (o sostanza) e che questo consente ai produttori, variando la specie animale usata, di scegliere il risultato a loro più funzionale; DIMENTICANDO ancora che l’”incertezza della prova” fornita dall’animale consente di aggirare la responsabilità civile in caso di danno alla salute. Ringraziamo il Corriere della Sera che certamente darà spazio per integrare l’informazione del suo articolo in modo da consentire:· di migliorare la diffusione di una corretta informazione scientifica.· di impedire che l’Europa resti nelle retrovie del rinnovamento scientifico.
“La scelta non è tra il bambino e il topo.La scelta è tra vera scienza e falsa scienza” Pietro Croce
Comitato Scientifico EQUIVITATel. + 39. 06.3220720, + 39. 335.8444949E-mail: equivita@equivita.it Sito internet: www.equivita.org

I° Congresso Internazionale di Medicina Ayurvedica Organizzato da SSIMA – Società Scientifica Italiana di Medicina Ayurvedica

Consapevolezza, Ambiente e Salute i punti cardinali della qualità della vita.

Milano, 24 marzo - Si è appena concluso a Milano, la “capitale italiana della salute”, il I° Congresso Internazionale di Medicina Ayurvedica dedicato a medici e terapisti. Nelle due giornate di lavori, più di 350 persone provenienti da tutto il mondo hanno seguito le numerose relazioni scientifiche di relatori internazionali d’eccezione come Bhushan Patwardan, Atreya Smith, Mark Rosemberg, Narayan Nambi, Ram Harsh Singh e del premio Nobel per la Fisica B. D. Josephson. Il Ministero della Salute e Welfare del Governo dell’India ha inviato una delegazione guidata dal Dr. S.K.Panda Joint Secretary del Dipartimento AYUSH.
Il Dr.Panda ha espresso grande soddisfazione per il successo dell’evento che, sotto la guida del dott. Antonio Morandi, Presidente della Società Scientifica Italiana di Medicina Ayurvedica – SSIMA – ha iniziato a tracciare la strada dell’integrazione tra moderna medicina occidentale e antica scienza ayurvedica.
Fin dal discorso d’apertura gli obiettivi del Congresso sono risultati chiari. Come ha dichiarato Ferruccio Fazio, sottosegretario al Welfare e Salute del Governo Italiano, nella lettera di benvenuto che ha dato inizio ai lavori congressuali, “affinché possano essere considerate una importante risorsa per la salute nei nostri Paesi, è indispensabile che l’erogazione delle medicine convenzionali venga effettuata nel rispetto di quei livelli di sicurezza e di quegli standard di qualità ed efficacia che caratterizzano le prestazioni sanitarie nel mondo occidentale.”
Grande interesse all’evento anche da parte dell’assessore alla Salute del Comune di Milano, Giampaolo Landi di Chiavenna, particolarmente attento alla salute dei cittadini e alla promozione dei corretti stili di vita. Per questo motivo, l’assessore auspica una integrazione irrinunciabile tra medicina ufficiale e complementare “a beneficio della salute dei cittadini, ma sotto la guida di Medici preparati ed aggiornati che agiscano sempre in scienza e coscienza”.

“Un forte segnale che finalmente arriva dalle Istituzioni per la regolamentazione della pratica medica quotidiana delle medicine non convenzionali come l’Ayurveda” afferma Antonio Morandi che con SSIMA si occupa di studiare e definire, insieme agli organi istituzionali, gli aspetti legislativi e deontologici che riguardano la Medicina Ayurvedica. Tutti d’accordo, quindi, nel voler distinguere questa scienza millenaria, riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, dai “troppi praticoni” che rendono un cattivo servizio alle medicine non convenzionali.

“La medicina ayurvedica è un atto medico, come ha dichiarato la FNOMCeO nella dichiarazione di Terni del 2002, che richiede preparazione, ricerca e studio da parte dei medici che la praticano e delle figure professionali che li assistono” chiarisce Morandi. “E’ importante essere chiari sui termini e sul loro reale significato, Ayurveda indica un sistema medico completo e complesso che segue regole ben precise, se si vuole fare qualcosa di diverso liberissimi, ma lo si chiami con altro nome” conclude l’esperto annunciando il prossimo appuntamento del Congresso Internazionale di Ayurveda nel 2010 a Berlino.

NOTA PER LA STAMPA
SSIMA (Società Scientifica Italiana di Medicina Ayurvedica) è ente no profit punto di riferimento per medici praticanti o sostenitori della Medicina Ayurvedica. La SSIMA si occupa della diffusione
culturale dell'Ayurveda attraverso iniziative di ricerca autonome ed in collaborazione con altre Istituzioni, si occupa di studiare e definire insieme agli organi istituzionali l'aspetto legislativo e deontologico che riguardano la Medicina Ayurvedica. La SSIMA è uno dei membri fondatori del Comitato Permanente di Consenso sulle Medicine Non Convenzionali in Italia (associazione che conta circa 13.000 medici iscritti)

Informazioni e interviste

Dottoressa Liana Zorzi Valeria Ghitti

l.zorzi@windsorcommunication.it vghitti@alice.it 
Tel 039 2494306 Tel 339/8368471Tel 339/7574285

Campagna Nazionale GiuLeManiDaiBambini - Sostieni Giù le Mani dai Bambini A COSTO ZERO

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Un sentito ringraziamento per il supporto che ci vorrete continuare a garantire.

Il Coordinatore operativo - Luca Yuri Toselli

21 marzo 2009

IL PAPA IN DIFESA DEI POPOLI POVERI CONTRO LE MULTINAZIONALI

Ringraziamo vivamente sua Santità il Papa Benedetto XVI, per avere, con il Documento Vaticano di preparazione al Sinodo speciale africano, “Instrumentum laboris”, da Lui consegnato a Yaoundè, fatto la seguente denuncia:“Le multinazionali continuano a invadere gradualmente il Continente africano per appropriarsi delle risorse naturali. Schiacciano le compagnie locali, acquistano migliaia di ettari espropriando le popolazioni dalle loro terre con la complicità dei dirigenti africani ”. Lasciando i piccoli agricoltori senza terra, senza acqua, senza energia, senza crediti, ridotti in miseria, esse “recano danno all’ambiente e deturpano il Creato”. In particolare ringraziamo il Papa per avere, accogliendo il nostro appello, denunciato la campagna di semina degli Ogm operata dalle stesse multinazionali che “pretende di garantire la sicurezza alimentare” ma “finisce per sopprimere le semine tradizionali rendendo i contadini dipendenti dalle società produttrici di Ogm”.Dice Fabrizia Pratesi, coordinatrice del Comitato Scientifico EQUIVITA (già CSA): “Da oltre 15 anni abbiamo sperato di ricevere il sostegno del Vaticano nella nostra azione di opposizione all’uso improprio delle biotecnologie, di opposizione alla privatizzazione – attraverso i nuovi brevetti - del bene comune più prezioso che possiede l’umanità, ovvero le risorse genetiche del pianeta (o Creato). Da anni abbiamo sperato che le menzogne con le quali sono stati diffusi gli Ogm in agricoltura (maggiore produttività, minore inquinamento) venissero smascherate e che fossero denunciati i danni che gli Ogm causano non solo alla salute e all’ambiente, ma anche all’economia dei Paesi poveri. Oggi il sostegno della Chiesa Cattolica è infine venuto. E’ un momento di enorme soddisfazione per noi, che rinforza le nostre speranze per l’avvento di un mondo migliore”.
Comitato Scientifico EQUIVITAVia P. A. Micheli, 6200197 - RomaTel. + 39.06.3220720, + 39.335.8444949 -E-mail: equivita@equivita.it www.equivita.org